martedì 4 marzo 2014

Recensione: After di Jessica Warman

Titolo: After
Autrice: Jessica Warman
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: 17.00 Euro
Numero Pagine: 411

Voto Copertina: 
Voto Contenuto: 7-

Trama:
Elizabeth ha appena festeggiato i diciotto anni con i suoi migliori amici sullo yacht di famiglia. Durante la notte qualcosa la sveglia. Colpi sullo scafo, da fuori, a pelo d’acqua. Liz esce a guardare… 
In mare c’è un cadavere. Il suo. 
 Mentre si osserva galleggiare con un senso di straniamento e vertigine, la raggiunge Alex, un suo compagno di scuola morto un anno prima. Insieme, i due cercano di capire perché non sono andati “oltre”, perché vagano sulla Terra senza poter comunicare con nessuno eppure vedendo e ascoltando tutto, e per colpa di chi sono morti. Elizabeth assiste così alle indagini sul suo omicidio, e scoprirà che tutti, a cominciare dai suoi genitori, sua sorella e il suo fidanzato, nascondono dei segreti. Che forse sarebbe stato meglio non svelare…

                                                                                         Il mio commento:
After secondo me è un romanzo (autoconclusivo) che lo si apprezza davvero una volta concluso.
All'inizio non capisci bene..
Per buona metà del libro non succede niente di apparentemente importante..Liz si risveglia morta e non ha la più pallida idea su come sia potuto accadere,in realtà ha ben pochi ricordi della sua vita appena passata. Così, in compagnia di Alex (un'altro ragazzo,poveretto, morto) si ritrova a ripercorrere scene del suo passato che in quel momento non si ricordava di aver vissuto. Ma scene molto semplici come ad esempio un ricordo di quando era bambina che giocava oppure di quando era a scuola (Liz era la classica ragazza super popolare)
Ricordi che sul momento non sembrano importanti e un po' ti fanno sbuffare perchè vuoi sapere perché sia morta mentre invece lei passa il suo tempo a rivivere la sensazione di quanto le piacesse correre o tutti i "riti" e passaggi che ogni mattina compiva per risultare sempre perfetta,sempre al top (beh in realtà ci sono anche altri ricordi!). Non sapendo dove l'autrice voleva andare a parare lo trovavo un po' snervante.
Ma alla fine è una vera goduria perché ti ritrovi con la bocca spalancata per lo stupore non appena tutti i tasselli ritornano al loro posto. E' stato un po' come se fossi stata io Liz, abbiamo brancolato insieme nel buio e poi alla fine cavolo che soddisfazione!
E' per questo che secondo me lo si apprezza a fine lettura.
Alla fine anche il ricordo più apparentemente insignificante era importante, magari anche solo per un piccolo dettaglio..ma un dettaglio fondamentale per comprendere il quadro finale. Quindi ti ritrovi a pensare dopo: "Ah ecco perché ci ha fatto rivivere quel ricordo! Era così ovvio, come ho fatto a non capirlo prima?"
Insomma alla fine mi è piaciuto e sono  contenta che sia un romanzo autoconclusivo perché tutti i nodi vengono al pettine in un solo libro e non in diecimila seguiti.
Sinceramente ci sono dei momenti in cui ho cercato di mettermi nei panni della protagonista e ,orrore, mi ha preso un groppo alla gola allucinante. Come dev'essere brutto essere vicino alle persone che ami e non potergli parlare, né toccare, né fare niente per rassicurarle e farle capire che nonostante tutto tu sei lì vicino a loro, che non gli hai abbandonati. Spero non sarà mai così, non potrei mai sopportarlo.
Vabbè dopo questa mia ultima riflessione vi chiedo se anche voi l'avete letto, se vi è piaciuto o se non siete d'accordo con il mio parere. Lascio la parola a voi!

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